La storia
della Misericordia di Avellino
- fondata nel 1981 -
La
prima sede che ospitò la Fraternita di Misericordia di
Avellino fu ricavata in alcuni locali della Parrocchia di S.
Ciro Martire. Lo stesso parroco, don Michele Grella, risulta
tra i fondatori, assieme ad Emilio Capriolo, che ne fu il primo
Presidente, e Leonardo Silvestri, Antonio Carifano, Catello
Pio Buono, ed un'altra ventina di volenterosi, pronti ad offrire
il loro impegno nella missione che avevano imparato a conoscere
attraverso l'apostolato dei numerosissimi volontari che dalla
Toscana erano confluiti ad Avellino per apprestare i primi soccorsi.
L'atto
costitutivo fu stilato presso il Notaio Edgardo Pesiri, il 14
aprile 1981, e la Fraternita si consolidò, inizialmente,
soprattutto tra la Comunità Ecclesiale di Base che operava
all'epoca presso la Chiesa di S. Ciro, e che già si era
distinta, per la sua azione di soccorso e di assistenza ai senzatetto.
Infatti, nel vicino asilo Pedicini, venne attrezzato da parte
dei giovani della Comunità di S. Ciro, una mensa per
i senzatetto, e fu in quest'asilo, che iniziarono la loro attività
i primi volontari della Misericordia di Avellino.
La
maggior parte del nucleo iniziale fu costituita da giovani,
fra i venti ed i trenta anni, per lo più studenti, professori,
impiegati e quasi tutti residenti nel quartiere che gravita
intorno alla Chiesa di S. Ciro: piazzetta Perugini, via Roma,
via Dorso, viale Italia.
Lo spirito e l'impronta identificativa dell'azione dei volontari
della Misericordia fu chiaramente esplicitata nell'atto costitutivo
che cita testualmente " Scopo della Fraternita è
l'esercizio volontario, per amore di Dio e del prossimo, a mezzo
dei confratelli, di opere di misericordia, di carità,
di pronto soccorso, di donazione di sangue e di organi, di intervento
per iniziative benefiche e per pubbliche calamità, sia
in sede locale che nazionale, anche in collaborazione con ogni
pubblico potere, nonché con le iniziative promosse dalla
Confederazione della Misericordie d'Italia".
La
Misericordia assunse subito un ruolo importante nella comunità
locale; infatti, pochi mesi dopo la sua fondazione, il Comune
di Avellino gli assegnò una sede definitiva nei prefabbricati
del Campo Amalfi, e qui, alla presenza del Sindaco, nel corso
di una semplice e suggestiva cerimonia, le venivano consegnati
la prima ambulanza, donata dal comune di Sesto Fiorentino, ed
il primo furgone.
Fu così che ebbe inizio il benemerito servizio di pronto
soccorso e di trasporto degli infermi; in effetti la Fraternita
potè offrire, gratuitamente, un servizio che le strutture
pubbliche non erano in grado di offrire, ed ogni avellinese
imparò presto a chiamare l'ambulanza, comunemente, "la
misericordia"; altre ambulanze furono poi donate, agli
operatori di Avellino, fin dall'inizio dell'attività,
dai Comuni di Contrada, di Forino e di Montoro Superiore.
Solo
successivamente la Banca Popolare dell'Irpinia donò una
moderna ed attrezzatissima ambulanza ed ,in seguito, la Fraternita
acquistò ancora due ambulanze con fondi liberamente donati
dalla popolazione e la sede di Campo Amalfi potè offrire
un imponente spettacolo di dotazione di mezzi, nell'ampio parco
automezzi di cui era dotata.
Era il tempo in cui la Fraternita copriva, quasi per intero,
il servizio di trasporto degli ammalati, ed era normale che
un avellinese che avesse avuto in quegli anni la ventura di
dover chiedere un'ambulanza all'Ospedale Civile, si sentisse
rispondere: "chiamate la Misericordia".
Nel frattempo, il seme della Misericordia, che aveva germogliato
ad Avellino grazie all'opera soccorritrice fraterna, giunta
in Irpinia dai colli della Toscana, non solo lasciava tracce
indelebili di umanità, ma fecondava nuovi nuclei di confratelli,
che si ponevano al servizio del prossimo.
Fu così che il luminoso esempio della Misericordia di
Avellino stimolò la nascita di altre Fraternità
in Irpinia e successivamente anche nelle province limitrofe:
ricordiamo quella di Montefalcione, di Atripalda, ed ancora
Nusco, Montella, Volturara, Serino, Savignano Irpino e tante
altre.