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Nozioni Elementari di Primo Soccorso

Il soccorritore, nello svolgimento del compito di assistenza, tutela un diritto primario dei cittadini garantito dalla Costituzione (art. 32): il diritto alla salute.
Il soccorritore, inoltre, nell'azione di soccorso deve scrupolosamente attenersi ai principi di prudenza, diligenza e perizia: dal suo operato, infatti, qualora non sia ispirato ai suddetti principi, può derivare alla persona soccorsa un danno personale.

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- EMORRAGIE -

Con il termine di emorragia s'intende, in senso generale, la fuoriuscita in massa di sangue dai vasi sanguigni.
Si distinguono due tipi di emorragie:

• emorragia arteriosa: caratterizzata dal colore rosso vivo del sangue e dalla potenza del getto con il quale il sangue fuoriesce.

•emorragia venosa: caratterizzata dal colore rosso scuro del sangue e dal suo fluire senza pressione.

Il sanguinamento, se abbondante e a sviluppo rapido, ha effetti generali sull'organismo provocando l'insorgenza di uno shock (perdita di coscienza) e nei casi estremi, un arresto cardiocircolatorio.
L'adulto medio normale ha circa cinque litri di sangue circolante
.

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- EMOSTASI -

Con questo termine si intende l'arresto delle emorragie.
Emostasi Artificiale
Nelle ferite dei grossi vasi è importante provvedere con una certa efficacia ad arrestare l'emorragia con, mezzi artificiali.

• I metodi utilizzabili sono i seguenti:
• la compressione manuale diretta sulla ferita;
• la fasciatura semplice;
• il laccio emostatico.

Laccio Emostatico

Il laccio è uno strumento pericoloso. Una volta applicato esclude completamente dalla circolazione generale arteriosa e venosa tutta la parte situata tra il laccio stesso e l'estremità dell'arto. In tal modo i tessuti sono privati completamente dell'apporto di ossigeno e possono subire gravissimi danni. Inoltre l'applicazione del laccio è molto dolorosa per il paziente.
Indicazioni per l'uso:
• gravissime emorragie degli arti;
• traumi con schiacciamento di un arto
• fratture esposte

Precauzioni

E' importante che il soccorritore che applica un laccio emostatico, scriva sulla fronte dell'infortunato la parola "laccio", indicando l'ora della sua applicazione. Nei casi in cui è presumibile che l'infortunato non potrà essere sottoposto a cure mediche entro un'ora, si raccomanda di allentare il laccio per qualche minuto ogni venti minuti circa.

Fasciatura compressiva

Spesso una fasciatura semplice è insufficiente ad arrestare il sanguinamento della ferita. L'azione emostatica della fasciatura risulta migliorata dal sollevamento dell'arto colpito e dalla compressione manuale sulla medicazione. Qualora la fasciatura semplice non arrestasse il sanguinamento, è necessario ricorrere ad una fasciatura compressiva che si realizza ponendo un cuscinetto elastico ( es. benda arrotolata o similari ) sopra la medicazione della ferita, fissandolo poi con un telo o con una fascia sufficientemente tesa

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- EMORRAGIE DAL NASO -

Le cause possono essere traumatiche o patologiche. Se c'è stato un trauma cranico o facciale non si deve mai procedere a manovre di tamponamento delle cavità nasali per non provocare l'aggravamento di eventuali fratture delle ossa nasali.

Trattamento


Nelle epistassi comuni, legate in genere a rottura spontanea di un piccolo vaso della mucosa nasale, si procede nel modo seguente: l'infortunato deve:
inclinare le testa in avanti;
comprimere la narice che sanguina per circa dieci minuti; se l'emorragia non si arresta, proseguire per altri dieci minuti;
praticare impacchi freddi sulla fronte e sulla nuca;
dopo la cessazione dell'epistassi non dovrà soffiarsi il naso per alcune ore onde non ostacolare la formazione del coagulo.

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- FERITE -

Sono le alterazioni dei tessuti superficiali, dipendenti da violenze meccaniche. Si distinguono ferite da taglio, da punta, e da fendente (accette, scuri).

Trattamento

Consiste nel controllare le due principali complicazioni delle ferite: l'emorragia e l'infezione. Il principale pericolo per una ferita è l'infezione dovuta a microrganismi presenti nell' ambiente.
Per evitare la penetrazione di microrganismi è necessario intervenire nel modo seguente:

1. pulizia della ferita abbondante lavaggio con acqua. Schegge di vetro, di legno, di metallo,corpo. non devono essere asportate per non provocare emorragie;

2. disinfezione della ferita impiegando acqua ossigenata. Una disinfèzione finale, può essere fatta con mercurocromo;

3. protezione della ferita con garz| possibilmente sterili.

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- TRAUMI APPARATO LOCOMOTORE -

L'apparato locomotore è costituito dallo scheletro osseo, dalle articolazioni e dai muscoli.

SCHELETRO

Lo scheletro costituisce la travatura di sostegno del corpo, ha funzione di protezione ed è parte passiva nella funzione di movimento.


ARTICOLAZIONI


La connessione tra diverse parti dello scheletro è determinata dalle giunture, le quali, unitamente al tono dei muscoli, determinano la stabilità del corpo. Le giunture deputate ai movimenti sotto l'azione dei muscoli sono dette articolazioni.


MUSCOLI


I muscoli sono organi attivi di movimento. I muscoli rivestono quasi completamente lo scheletro. Essi, contraendosi, determinano il movimento delle parti alle quali si attaccano.

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- FRATTURE -

Per frattura si intende l'interruzione che si produce a carico di un osso. L'interruzione della continuità di un osso può esser di origine traumatica.


Cause


Può essere responsabile della frattura:
un trauma diretto (es. ruote di un veicolo che corrono sulle gambe, urto da paraurti, un martello che colpisce un dito).
Un trauma indiretto (es. una caduta con gli sci)


Le fratture si distinguono in:
• Fratture chiuse
• La rottura dell'osso non è accompagnata dalla
• lacerazione della cute.
• Fratture aperte o esposte
I frammenti ossei fratturati perforano la cute aprendo così una ferita attraverso la quale, per la diretta comunicazione con l'ambiente esterno, possono penetrare germi responsabili di pericolose infezioni.

Trattamento

Immobilizzazione
Obiettivi dell'immobilizzazione sono:
• rendere trasportabile il ferito;
• attenuare il dolore.


Materiali utilizzati
L'immobilizzazione della zona fratturata si può ottenere impiegando:
• stecche improvvisate: sono realizzabili con materiali reperiti nella zona di operazione (pezzi di legno, cartone, riviste, coperte arrotolate, parti di gronde, ecc.);
• bendaggio fissativo improvvisato: parti del corpo vengono immobilizzate utilizzando materiali di fortuna quali ad esempio, indumenti, sciarpe;
• immobilizzazione al corpo del paziente: in mancanza di materiali specifici o di fortuna utilizzabili per immobilizzazione della parte traumatizzata, questo può essere bloccato fissandolo ad una parte del corpo dello stesso infortunato (L'arto superiore può essere fissato al tronco, l'arto inferiore può essere fissato all'arto controlaterale).

Preparazione dell'infortunato
Qualora siano presenti ferite nella zona da immobilizzare o la frattura sia esposta, i soccorritori devono proteggere con una medicazione tali lesioni e, se necessario, tamponare l'emorragia che può accompagnarle.


Preparazione del materiale
Le stecche devono essere imbottite. A questo scopo serve, ad esempio, l'ovatta oppure la gommapiuma. Quali mezzi ausiliari di imbottitura si possono anche usare: biancheria, capi d'abbigliamento, paglia, fieno, ecc. Bisogna inoltre, preparare il materiale per fissare le stecche, come ad es. : cravatte, cinghie ecc.


Applicazione delle stecche
Uno o più soccorritori tengono ferma la parte del corpo lesa, un altro applica la stecca. Le bende o cinghie usate per la fissazione non devono trovarsi direttamente sulla ferita. Bisogna evitare che bende, cinghie, ecc. impediscano la circolazione sanguigna. Se la frattura è esposta, prima di procedere : all'immobilizzazione, bisogna tamponare l'emorragia e proteggere la ferita.

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- USTIONI -

La conseguenza dell'applicazione di una temperatura elevata su una superficie circoscritta del corpo è detta ustione. Maggiore è l'intensità del calore applicato, più gravi sono i danni prodotti. Ha importanza anche il tempo durante il quale l'elevata temperatura viene applicata.

Valutazione delle ustioni

II soccorritore, attraverso l'osservazione diretta dell'ambiente deve accertare:
la causa delle ustioni (fiamma libera, liquido caldo, ecc.) ;
l'età della vittima;
se la vittima si trovava in uno spazio chiuso e può avere inalato fumi, vapori o gas;
quanto tempo è trascorso dall'incidente;
se vi sono state esplosioni.

Queste informazioni dovranno essere riferite a chi presta il primo soccorso qualificato.

La formazione

Le qualifiche

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Misericordia di Avellino - 2003 -